domenica 15 marzo 2009

Come ci fanno apparire la medicina.

Al giorno d'oggi si sa che la televisione è il principale mezzo di comunicazione e che , quindi, ha il potere di "manipolare", volente o nolente, le nostre menti; questo è quanto accade un po' a tutti noi, anche se non ce ne rendiamo conto. Vi faccio subito un esempio:
A che cosa affiancate la parola medico?
a) Doc. Derek Shepherd ( per chi non lo sapesse si tratta del telefilm Grey's anatomy )
b)Doc House
c)Il vostro medico di famiglia ( magari anzianotto, un po' grassoccio e trasandato )
Sono quasi sicura al 100% che la maggior parte di voi opterà per una delle due prime opzioni ( almeno questo è quello che succede a me ).
Ma non è solo la figura, il personaggio del medico ad essere traviata dalla televisione, ma anche quello che è il suo lavoro, la sua vita di tutti i giorni.
Guardando le serie Tv più famose ( ER, grey's anatomy, Doc House ecc) sembra che la vita di un medico sia tutto un correre tra le corsie di un ospedale, chi con una gamba mozzata in mano, chi con due pazienti infilzati da uno stesso ferro di un treno, chi estrae una bomba innescata dal torace di uno...ecc...Non sanno davvero più cosa inventarsi!
Per non parlare poi delle love stories che si generano all' interno dell' ambiente ospedaliero e che finiscono, talvolta, anche per diventare più importanti della vita di un paziente:
Persone che si rifugiano nell' ascensore, nelle stanzette del cambio di turno, nei ripostigli ecc per ritrovare un po' di initmità ( per non essere volgare ).
Sicuramente la vita di un medico è molto lontana da quella che ci viene presentata, o per lo meno molto meno romanzata e accidentata....anche il camice bianco al giorno d' oggi sembra ritrovare il suo fascino soltanto nelle serie televisive!
L'unico elemento in comune fra la finzione e la realtà è che il compito del medico rimane quello di
tentare di salvare delle vite umane.


Non è che abbiamo perso la fede : l'abbiamo semplicemente trasferita da Dio alla professione medica ( Bernard Shaw )




4 commenti:

  1. Sono d'accordo... aggoiungerei anche che spesso il medico è presentato come una specie di semidio, mentre il realtà le cose non stanno così... Questo peraltro è il motivo per cui quando un medico sbaglia tutti sono prontissimi a denunciarlo!

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  2. ciao giuli!!! bel post... interessante soprattutto per quello che sta dietro alla visione del medico.
    In risposta al commento di melencoliaestatica: più che un semidio credo che l'immagine del medico di oggi sia quella di un distributore di salute, una macchina col compito di fare diagnosi corrette e prescrivere terapie efficaci; peccato che la medicina non sia una scienza esatta e che errare è umano per antonomasia... credo che il motivo dell'aumento esponenziale delle denunce nei confronti dei medici sia un calo della fiducia e del rispetto nei confronti di tale professione e non il contrario.

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  3. ehi Giuly.. magari il mio dottore fosse il bellissimo Doc Sheperd! L'unica cosa che ti posso dire è che sicuramente per fare il medico, avere un bell aspetto non è sicuramente una cosa basilare, anzi! Certo è che la medicina e tantomeno i dottori non sono davvero come la tv ci trasmette ormai quasi una sera si e una sera no.. Mi raccomando! futuri medici compagni di corso,spero che non siate venuti a medicina soltanto per diventare futuri Doc House o il bel Doc Carter...

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  4. Ciao Giulia...hai concluso il tuo post con una frase spettacolare...una frase che sento molto vicina...
    Per me la fede non è qualcosa di aleatorio, vane preghiere dette all'aria...la fede è molto di più...è chinarsi ad aiutare i più deboli e coloro che hanno più bisogno del nostro aiuto. Questo deve essere il primo obiettivo di noi medici...che studiamo non tanto per diventare più esperti e per accumulare cooscenza ma soprattutto per riuscire ad acquistare quell'umanità e quella sensibilità che molti non hanno e che sembra avere qualcosa di veramente divino...La nostra fede è aiutare il prossimo...e spero che ciò rimarrà sempre il primo punto fisso di tutto coloro che intraprendono la nostra strada...
    Ciao
    Giulia

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