mercoledì 18 marzo 2009

Papa in Africa: aids, no ai preservativi

Questa mattina sono rimasta scandalizzata da un articolo pubblicato sul giornale Leggo:" il Papa è arrivato in Camerun e ha affrontato una delle più grandi tragedie del continente africano: l'Aids....Ratzinger ha chiesto cure gratuite per gli ammalati e ha attaccato duramente l'uso dei profilattici, chiedendo astinenza e castità alle persone già malate."
Non so voi come la pensate, ma secondo me questo discorso di Ratzinger è completamente sbagliato, ma soprattutto improponibile!!!!
1) E' sbagiato imporre la castità a degli esseri umani, dal momento che avere dei rapporti è una cosa del tutto naturale e "anche per cui siamo stati creati". So che è brutto dirlo, ma del resto lo affermava lo stesso Shopenhauer:" l'amore è mosso dall' esistenza, che ci fa desiderare di accoppiarci, con lo scopo però di procreare...non c'è amore se non accompagnato dallo scopo di procreare".
2)Dal momento che impedire rapporti è impossibile, senza l'uso del profilattico sempre più persone verranno contagiate.
3) Ratzinger ha chiesto delle cure gratuite per i malati; peccato che non ci sia ancora una cura vera e propria per questa tremenda malattia ,nel senso che non si può guarire, si rimane sempre contagiosi, anche se al momento è possibile allungare di tanto la vita di queste persone e consentire loro un' esistenza quasi normale.
4) E' da tantissimo tempo che la sanità, per qualsiasi tipo di malattia, si batte per la prevenzione, svolgendo varie campagne e Ratzinger, con questo suo discorso,rischia di vanificare tutto.

Inoltre è da sempre risaputo che è meglio prevenire che curare.

6 commenti:

  1. D'accordissimo con te Giulia!
    Effettivamente le frasi del Papa non sono state una gran trovata. Del resto non è la prima volta che la Chiesa mette la propria dottrina davanti a questioni così personali. Se il Papa crede nella sua castità, ben per lui, ma oggettivamente non può chiedere una cosa del genere ad altre persone, sono scelte private.
    Non dimentichiamoci poi che si sta parlando del Camerun, dove moltissimi sono in condizione di povertà. Già la vita non è stata magnanima con queste persone, invitarli a non avere rapporti sessuali con le persone che amano significa isolarle dagli affetti, che sono una delle poche cose fruibili da tutta l'umanità, e mi sembra veramente improponibile.

    Detto questo, ti saluto e in bocca al lupo per il blog Giulia!

    clarissa

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  2. inutile dire che sono d'accordo perchè lo sai già... =)
    Pur ritenendomi cattolica non mi sento affatto rappresentata dalle parole del papa, e non è certo la prima volta, ma questa è una dichiarazione della Chiesa veramente inopportuna e piuttosto avvilente: non c'è niente di più utile che il ponteficie massimo abbia da dire sulla catastrofe dell'Aids??
    sono molto dispiaciuta

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  3. Sono daccordo anche io..la Chiesa fa presto a dire: "il preservativo non è la soluzione" tanto mica sono i preti o il papa che la devono cercare questa soluzione!Mica ci sta il papa 24 ore su 24 in labortorio al microscopio a scervellarsi per trovare un modo per salvare milioni di persone!!!Si fa troppo presto ad aprire la bocca e a sputare sentenze...quello che mi domando io è ; quali saranno le ripercussioni di queste parole su quelle persone che davvero seguono per filo e per segno le regole della Chiesa???

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  4. Anche io sono d'accordo, anche se capisco la posizione di Ratzinger. Cioè, sembra una frase del cazzo (lo è, probabilmente) ma dal punto di vista di un cattolico è l'unica che poteva dire. Cioè, nell'ottica cattolica, la contraccezione è sbagliata, ed è preferibile contrarre l'AIDS all'utilizzare metodi contraccettivi... in senso assoluto, comunque, non posso che dirmi in disaccordo!

    Ottimo post

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. Sono d'accordo anch'io non è possibile aiutare le popolazioni dell'Africa flagellate dall'epidemia di AIDS dicendo loro che è sbagliato l'uso del preservativo. E' assurdo anche perchè al momento non esiste nessun altro tipo di prevenzione. Credo che parlare così sia contrastante anche col primo obbiettivo della Chiesa che è fare del bene.

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