domenica 24 maggio 2009

Lo sapevate che....

  • E' impossibile leccarci il gomito
  • I genitori più giovani di tutti i tempi, età 8 e 9 anni, vissero in Cina nel 1910
  • Se una statua rappresenta una persona su un cavallo che ha entrambe le zampe anteriori sollevate, significa che la persona in questione è morta in guerra. Se il cavallo ha solo una zampa anteriore sollevata, la persona è morta a seguito di una ferita riportata in guerra. Se il cavallo ha tutte le quattro zampe a terra, la persona è morta per cause naturali.
  • L'unico alimento che non si deteriora è il miele.
  • Lo scarafaggio può vivere nove giorni anche se privato della testa, dopodiché ...muore di fame.
  • Il cuore di un gamberetto è nella testa.
  • In Scozia, quando inventarono un nuovo gioco solo per uomini, lo chiamarono "Gentlemen Only Ladies Forbidden" da cui, più semplicemente, G.O.L.F.
  • La Coca-Cola, originariamente, era verde.
  • La prima coppia mostrata a letto insieme in TV fu Fred e Wilma Flintstone.
  • Jack lo squartatore era una donna
  • Se, contro natura, tenete gli occhi aperti mentre startunite, potrebbero uscirvi dalle orbite.
  • I ratti si moltiplicano così rapidamente che, in soli 18 mesi, una coppia può avere più di 1 milione di discendenti
  • La maggior parte dei rossetti contiene delle lische di pesce
  • Più del 50% delle persone, in tutto il mondo, non hanno mai fatto o ricevuto telefonate.
  • Il 75% delle persone che leggono questo post hanno provato a leccare il proprio gomito!

sabato 23 maggio 2009

E' possibile non accorgersi di aspettare un bambino?...anzi due?

Secondo voi è possibile non accorgersi di aspettare un bambino? Ogni tanto ho sentito notizie di qualche teenager che per nascondere una gravidanza ai genitori indossavano solo maglioni larghi ma quello che è accaduto a Sally Giles, una donna di 34 anni della Gran Bretagna, sembra assurdo e ai limiti della realtà. Sally si sentiva debole e così un giorno ha pensato di recarsi dal suo medico che le ha consigliato di eseguire alcuni test. I medici dopo poco hanno compreso che quei sintomi erano tipici della gravidanza. Gravidanza che (udite bene) era arrivata al sesto mese e la donna portava in grembo ben due gemelle.La cosa che se vogliamo può sembrare ancora più strana è che la donna continuava ad avere regolarmente il ciclo e non aveva il pancione, e , inoltre,(ancora più incredibile) prendeva regolarmente la pillola!
Insomma è davvero una storia da non credere! Speriamo che la scienza un giorno riesca a spiegare anche queste strane gravidanze.

Una buona notizia per gli amanti del caffè


Un importante studio condotto dall’Università di Milano su 1.000 donne con e senza una diagnosi di cancro all’endometrio, avrebbe dimostrato che il consumo di caffè protegge efficacemente dal rischio neoplastico all’endometrio.
Secondo tale studio le donne che consumano caffè, senza esagerare, sia chiaro, hanno 13 probabilità su cento in meno di sviluppare adenocarcinomi dell’endometrio rispetto a chi non beve alcun caffè e il 36% in meno di probabilità rispetto a chi beve tale bevanda in quantità eccessiva.
Questa è una buona notizia per chi, come me, è un amante del caffè e lo usa come scusa per fare delle interminabili pause studio :)

lunedì 4 maggio 2009

Un eterno amore

... furon trovati tra tutte le orride carcasse, due scheletri, di cui l'uno teneva l'altro saldamente abbracciato. Uno di quei due scheletri appartenente ad una donna, aveva ancora attaccato qualche brandello di stoffa che era stata bianca, e accanto al suo collo si vedeva una collana di pietre turchine... l'altro, che teneva il primo strettamente abbracciato, era lo scheletro di un uomo. Si notò che aveva la colonna vertebrale deviata, la testa affondata nelle spalle e una gamba più corta dell' altra. Nessuna vertebra della nuca appariva spezzata: evidentemente la morte di lui non era avvenuta per impiccagione. L' uomo a cui quello scheletro era appartenuto era dunque venuto là, e vi era morto. Quando tentarono di staccarlo dallo scheletro a cui cera abbracciato, si disfece in polvere.

( Notre Dame De Paris, Victor Hugo )

Notre Dame de Paris è sicuramente uno dei miei libri preferiti, nel quale viene narrata la tanto eterna, quanto impossibile, storia d'amore fra Quasimodo, il campanaro gobbo della cattedrale di Notre Dame, e Esmeralda, la bella gitana. Un amore condannato dall'ingiustizia e dall'ipocrisia del mondo.
Purtroppo ,come spesso accade, l’amore della protagonista viene diretto verso colui che non ama e non merita, in questo caso Febo, il bel capitano delle guardie del Re, a sua volta fidanzato di Fiordaliso. Il quale prima si finge innamorato ma poi, per paura delle ripercussioni sociali e del perbenismo borghese, con l’inganno fa condannare Esmeralda a morte, accusandola di stregoneria per poter finalmente sposare la sua ricca fidanzata. Quasimodo, dopo aver assistito all'impiccagione della sua amata, resosi conto del tradimento di Febo e dell'arcidiacono, folle di rabbia, getta Frollo dalla torre. Così distrutto dal dolore, il gobbo conduce il corpo dell'amata alla fossa comune dove si lascerà morire al suo fianco. L’amore finisce così in una tragedia, le cui vittime divengono proprio coloro che hanno sinceramente amato.

mercoledì 29 aprile 2009

Per tutti quelli cresciuti negli anni '90

Noi... che ci divertivamo giocando a strega comanda color... a palla avvelenata e a 1,2,3, stella

Noi... che avevamo i pattini con 4 ruote, non in fila, e che si allungavano quando il piede cresceva.

noi... che facevamo a gara a chi masticava più big babol contemporaneamente e a chi faceva la bolla più grossa

Noi.... che giocavamo a "Indovina chi?" anche se conoscevamo tutti i personaggi a memoria

noi...che in Tv guardavamo solo i cartoni animati... e che erano ancora bellini

Noi...che abbiamo raccontato 1000 volte la barzelletta del fantasma formaggino

Noi...che collezionavamo le schede telefoniche

Noi...che il nostro cartone preferito era Sailor moon

Noi...che alle elementari facevamo i balletti delle Spice Girls

Noi che giocavamo con cristall ball

Noi...che nelle foto di scuola facevamo sempre le corna ed eravamo sorridenti

Noi...che il bagno si poteva fare solo dopo tre ore

Noi... che compravamo le superga nei cestoni e non costavano ancora nulla


Se voi avete altri ricordi di questi fantastici anni aggiungeteli!!!



Copyright

Volevo condividere con voi la mia passione per i cartoni della disney e avevo trovato uno splendido video su you tube, purtroppo, però, senza audio!

Come sottofondo c'era la canzone dal titolo " kiss me", che però è stata tolta per motivi di copyright.

Ma basta, che senso ha? Tanto si sa, basta andare su emule e scaricarla!

E' inutile rimanere radicati a delle leggi, che sono state approvate, per la prima volta, nel XVI secolo ( dalla monarchia inglese!) Ormai i tempi sono cambiati, le tecnologie si sono evolute e non vedo perchè la legge non possa essere svecchiata.

Addirittura il Parlamento Europeo si è espresso a favore dello stiracchiamento della durata del diritto d'autore. A farlo desistere non sono bastate le reazioni di consumatori che premevano per un più equo equilibrio nella retribuzione e nell'incentivazione della creatività; sono rimasti ignorati anche gli studi di esperti in materia secondo cui l'estensione della durata del diritto d'autore finirebbe per ricompensare le sole etichette e i soli mostri sacri, inaridendo nel contempo il patrimonio del pubblico dominio.

Si sa, infatti, che le persone che ci guadagnano da tutto questo, sono i titolari delle case discografiche; questo in un certo senso accadeva già nel XVII secolo:

Temendo una liberalizzazione della stampa e la concorrenza da parte di stampatori indipendenti ed autori, gli editori seppero farsi valere in Parlamento. Basandosi sull'assunto che gli autori non disponessero dei mezzi per distribuire e stampare le proprie opere (attività all'epoca assai costosa e quindi riservata a pochi), mantennero tutti i privilegi acquisiti in passato con un'astuzia: attribuire ai veri autori diritti di proprietà sulle opere prodotte, ma con la clausola che questa proprietà potesse essere trasferita ad altri (loro) tramite contratto.

Di lì in poi gli editori non avrebbero più generato profitto dalla censura sulle opere, ma semplicemente dal trasferimento dei diritti firmato (più o meno volontariamente) dagli autori, trasferimento in ogni caso necessario per la altrimenti troppo costosa pubblicazione delle opere.

Ma visto che, al giorno d' oggi, la tecnologia rende tutto semplicissimo, perchè, per una volta, non potrebbero essere i consumatori a trarre dei vantaggi???

Io, intanto, grazie alle innumerevoli risorse di internet, ho trovato un altro video, forse anche più bellino!


venerdì 24 aprile 2009

CUCINA MOLECOLARE: GELATO ALL' AZOTO LIQUIDO

Qualche giorno fa, guardando uno dei miei programmi preferiti, "Striscia la notizia", ho scoperto che cos' è la cucina molecolare.

Per chi non fosse a conoscenza dell' argomento, si tratta di un insieme di ricette, in continua crescita, basate su nuove tecniche. Quest' ultime derivano dall'applicazione alla cucina di conoscenze scientifiche, in linea di principio anche estranee al mondo del cibo (fonte: "Il gelato estemporaneo e altre invenzioni gastronomiche", ed. Sperling e Kupfer).

L' argomento, ovviamente, mi ha incuriosito e navigando su internet, ho trovato una serie di ricette, come gli Gnocchi molecolari e il rombo assoluto , ma quella che mi ha colpito di più è stata il gelato all' azoto liquido.

In genere la preparazione del gelato richiede dei macchinari molto sofisticati, e una ben precisa dose dei vari ingredienti, a tal punto che anche un piccolo errore può essere fatale.
Preparare il gelato con l'azoto liquido è invece, estremamente semplice.

Se per esempio, vogliamo del gelato all' arancia, basta versare in una scodella un po' di succo ( a seconda della quantità di gelato che vogliamo ottenere) e poi versare, sempre nella stessa scodella, un po' di azoto liquido, a seconda della consistenza che si vuol dare al gelato
Questa procedura offre notevoli vantaggi:

1) E' velocissima, pensate che uno chef ha prodotto un Kg di gelato in 13 secondi.

2)E' facile ,perchè non dobbiamo usare macchinari complicati

3) Ecnomico, perchè l'azoto liquido costa 1 euro al litro

4) Il gelato viene particolarmente cremoso. L'azoto liquido, infatti, si trova ad una temperatura di -196°, di consegunza, comporta il congelamento istantaneo del succo, in questo caso, con la conseguente formazione di piccolissimi cristalli di ghiaccio!

Insomma questa cucina molecolare sembrerebbe assolutamente conveniente e rivoluzionaria, poichè accosta le conoscenze chimiche alla cucina.

C'è un però: secondo il servizio trasmesso da"Striscia la notizia" alcuni chef ( imbroglioni senza ritegno ) utilizzerebbero tantissimi additivi chimici, per far apparire le loro portate più gustose o , addirittura per risparmiare sugli ingredienti ( poichè gli additivi chimici porterebbero anche ad un aumento di volume delle portate).

Questi additivi, se usati in modo scorretto o eccessivo, possono esser dannosi per tutti noi.
Quindi il mio consiglio è di stare al passo con la tecnologia e la scienza, ma non rischiare di mangiare qualcosa di completamente innaturale e chimico, dimenticandoci della buona cucina genuina.










venerdì 17 aprile 2009

Per quelli che credono ancora ad Adamo ed Eva...

Quella che ci raccontano gli scienziati del Broad Institute (una unità del Massachusetts Institute of Technology e di Harvard) è una storia di sesso avvenuta nella notte dei tempi.Sesso animalista.
In breve, la favola è questa.
Fino ad ieri, era ferrea certezza evoluzionista che uomo e scimpanzé si siano differenziati da uno sconosciuto «antenato comune» sui 6,3 milioni di anni fa.
Ora, contrordine e nuova teoria - e nuova ferrea certezza: scimmie e umani si sarebbero separati in epoche più recenti dal comune progenitore, diciamo un milione di anni dopo, ma non è ancora tutto.
Dopo aver vissuto come specie separate per 1,2 milioni di anni, «certi membri dei due gruppi sembrano essersi congiunti di nuovo».Congiunti carnalmente, generando figliolanza ibrida; sicchè l’uomo moderno non sarebbe il nipote dell’antenato comune (introvabile) di 6,3 milioni di anni fa, ma il frutto semi-incestuoso di questa notte d’amore forse breve (300 mila anni insieme? Forse più?) di un milione e mezzo d’anni più tardi.
L’uomo attuale insomma sarebbe un ibrido di ominidi e scimmie.
A sostegno di tutto questo, Nick Patterson del MIT e colleghi hanno confrontato i geni dello scimpanzè e dell’uomo e hanno trovato (testuale) che «uno dei cromosomi era di 1,2 milioni di anni più giovane degli altri».Per la precisione, il cruciale cromosoma sessuale femminile X.
Dunque l’ulteriore supposizione: «le due specie hanno condiviso un comune antenato ,che ha passato ad entrambe loro i loro attuali cromosomi X, e lo ha fatto in tempi molto più recenti dell’antenato che ha dato loro tutti gli altri cromosomi».
Come dubitare di questa certezza, di questa prova così scientifica? C’è un piccolo fastidioso particolare: il frutto delle congiunzioni tra cavallo ed asina o viceversa, il mulo o il bardotto, effettivamente è vitale, ma è sterile, non riesce ad avere a sua volta prole. Ciò accade a tutti gli ibridi che conosciamo.
Per questo motivo, il frutto di quella notte di passione che unì proto-scimmia con un già quasi-umano, dev’essere stato per forza un ibrido, ossia sterile.
Come siamo potuto discendere da un antenato sterile?

La «scienza», signori, ha la risposta.
Sì, i maschi saranno stati sterili, ma le femmine ibride, con il doppio cromosoma X, sono sicuramente state fertili.
Supponiamo che le femmine ibride si siano congiunte con dei maschi scimpanzè, ed ecco che hanno passato alla prole maschile il cromosoma giusto per renderli fertili(Cromosoma dello scimpanzè, non della proto-donna ibrida).
Ma questi quasi-uomini, divenuti fertili grazie al papà scimpanzè, hanno generato.
Per centinaia di secoli, le proto- donne ibride si sono accoppiate con i fratelli scimpanzè- fino a separarsi definitivamente da loro.
Inoltre è stato provato che il nostro Dna e quello di uno scimpanzè differiscono soltanto del 10% e che il nostro cromosoma 2 deriva dalla fusione di due cromosomi dello scimpanzè, di cui noi conserviamo ancora delle tracce nel nostro DNA.
Infine, per i più curiosi...
Lo sapete che il mestiere più antico del mondo lo abbiamo ereditato dalle scimmie?
Ebbene sì! Studiando gli scimpanzè della Costa D' Avorio, gli scienziati hanno notato che tra le femmine della specie è diffusa la naturale abitudine di offrirsi ai maschi"più ricchi" in cambio di cibo, soprattutto carne.
E non è un comportamento dettato dalle necessità, ma istituzionalizzato: si ripete anche quando il cibo non serve
Insomma chi di voi pensa ancora di discendere da una costa di Adamo???

mercoledì 15 aprile 2009

Navigando su Pub Med...

Fino ad adesso, ovviamente, io ero all' oscuro di questo meraviglioso sito, che permette di svolgere delle ricerche, devo dire veramente approfondite, su qualunque argomento, per quanto riguarda il campo della medicina.
Questo è estremamente importante visto che la medicina, in quanto scienza, è sempre in evoluzione e nessuno di noi potrà mai credere di essere effetivamente aggiornato.
Sotto consiglio del prof, ho voluto provare ad utilizzare questo sito, svolgendo , dato che mi trovavo, una ricerca su un argomento, sfiorato anche durante la lezione di biochimica, che mi ha incuriosito molto, e sul quale non avevo delle idee ben chiare.
Recentemente è stato pubblicato, sulla rivista scientifica Cell, un articolo sulla scoperta del gene p63 in grado, a quanto sembra, di bloccare il cancro.
E' ovvio che una notizia come questa abbia risvegliato l' attenzione di molte persone, dato che, di questi tempi, il carcinoma è sicuramente una delle principali cause di morte.
La p63 è un gene in grado di proteggere l'organismo dalla diffusione delle metastasi tumorali. Due team guidati da Stefano Piccolo (Padova) e da Silvio Bicciato (Modena e Reggio Emilia) hanno infatti scoperto i meccanismi che fanno sì che un tumore non resti localizzato all'organo colpito ma si diffonda ad altre aree del corpo attraverso le metastasi.Le cellule che formano un tumore non sono molto diverse dalle cellule staminali: entrambi sono infatti dotate di un grande potenziale riproduttivo e hanno la capacità di migrare e trasformarsi in cellule che hanno caratteristiche aspecifiche, in grado cioè di migrare, riprodursi, colonizzare tessuti diversi. In condizioni normali, la capacità delle cellule di riprodursi ad oltranza è bloccata da una proteina, la p63, che ha il compito di porre un limite al processo di riproduzione cellulare, cellule staminali comprese.
Se infatti una cellula staminale si riproducesse all'infinito si comporterebbe né più né meno come una cellula neoplastica
Ma se una cellula staminale tumorale manca del gene che codifica la proteina p63 o questo è inattivo, la cellula diventa potenzialmente immortale: la mancanza della proteina apre la porta a un comportamento aggressivo delle cellule tumorali, alla possibilità cioè di una loro migrazione, vale a dire alle metastasi. Il processo di crescita tumorale è regolato da un insieme di fattori: da un lato i fattori di crescita fanno proliferare le cellule neoplastiche e i vasi che le nutrono, dall'altro i fattori difensivi, come appunto il gene p63, sono in grado di bloccare o rallentare la proliferazione cellulare. Vi sono perciò tumori più aggressivi, pronti a formare metastasi, e tumori più contenuti, dotati di una minor carica proliferativa. La scoperta dei ricercatori di Padova e di Reggio Emilia/Modena è importante in quanto p63 è una specie di spia molecolare potenziale che può permettere all'oncologo di conoscere se un tumore è più o meno aggressivo e quindi selezionare la terapia più adatta: ma in futuro potrebbe essere possibile utilizzare questa proteina per bloccare la crescita dei tumori.
Qui di seguito riporto dei frammenti di articoli particolarmente significativi che ho trovato navigando sul sito http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/

Although much is known about the genes that promote metastasis, few
suppressors of metastasis have been found. Adorno et al. (2009) now identify p63 as a potent suppressor of metastasis and uncover an
intricate mechanism for the inactivation of metastasis in cancer cells in
response to transforming growth factor beta.


TGFbeta ligands act as tumor suppressors in early stage tumors but are
paradoxically diverted into potent prometastatic factors in advanced cancers.
The molecular nature of this switch remains enigmatic. Here, we show that
TGFbeta-dependent cell migration, invasion and metastasis are empowered
by mutant-p53 and opposed by p63.
Mechanistically, TGFbeta acts in
concert with oncogenic Ras and mutant-p53 to induce the assembly of a
mutant-p53/p63 protein complex in which Smads serve as essential platforms.
Within this ternary complex, p63 functions are antagonized. Downstream of p63,
we identified two candidate metastasis suppressor genes associated with
metastasis risk in a large cohort of breast cancer patients. Thus, two common
oncogenic lesions, mutant-p53 and Ras, selected in early neoplasms to promote
growth and survival, also prefigure a cellular set-up with particular metastasis
proclivity by TGFbeta-dependent inhibition of p63 function.


The authors concluded that p63 is a useful marker for the
detection of nonsmall cell carcinomas of lung with squamous
differentiation
when used in cytologic pulmonary samples. p63
immunocytochemistry significantly increases the sensitivity for the
identification of lung neoplasms with squamous differentiation from 35% to 88%
(P = .001). Therefore, p63 immunocytochemistry may be used in pulmonary
cytologic samples of nonsmall cell carcinomas to identify squamous
differentiation and to improve therapeutic selection of patients with lung
cancer. (c) 2009 American Cancer Society.


martedì 14 aprile 2009

In assoluto la mia poesia preferita

E s'aprono i fiori notturni,
nell'ora che penso a' miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburnile
farfalle crepuscolari.

Da un pezzo si tacquero i gridi:
là sola una casa bisbiglia.
Sotto l'ali dormono i nidi,
come gli occhi sotto le ciglia.

Dai calici aperti si esalal'
odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala.
Nasce l'erba sopra le fosse.

Un'ape tardiva sussurra
trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l'aia azzurrava
col suo pigolìo di stelle.

Per tutta la notte s'esala
l'odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala;
brilla al primo piano: s'è spento...

E' l'alba: si chiudono i petali
un poco gualciti; si cova,
dentro l'urna molle e segreta,
non so che felicità nuova.

Finalmente si sta facendo sentire la primavera e con il suo arrivo mi sento più felice.... perchè ebbene si, sono metereopatica!
il sole, i fiori che sbocciano, i bambini che giocano spensierati sul prato, le studiate all' aperto sulle colline in fiore di Filettole, gli uccellini che cinguettano!!!...
Non si può altro che essere di buon umore, apprezzare la vita e renderci conto del bene prezioso che è.
Proprio in questo periodo mi viene sempre in mente la mia poesia preferita, "Il gelsomino notturno" di Giovanni Pascoli, nella quale il poeta ha costruito un sottile parallelismo tra la primavera, la vita e l'amore,alcuni critici parlano proprio di erotismo.
Questo si evince già dai primi versi della poesia,nei quali lo schiudersi dei gelsomini ( simbolo della primavera ) è in riferimento alla vita amorosa coniugale.
Ma tantissime altre figure celano questo sottile parallelismo, che rende la poesia misteriosa, affascinante, densa di significati nascosti , che non aspettano altro che essere scoperti.

domenica 5 aprile 2009

Coltivare le connessioni...

Finalmente, alle 10 di sera ,trovo un po' di tempo per tornare a scrivere su questo blog dopo tanti giorni di assenza.
In tutto questo tempo ho avuto modo di riflettere sull' articolo "coltivare le connessioni", e su quanto queste siano estremamente importanti nella vita di tutti i giorni, non soltanto per noi ragazzi ( anche se penso che diventeranno una parte integrante del nostro futuro ), ma per chiunque voglia ampliare la propria conoscenza, cultura e, perchè no, anche per chi ha voglia di condividerla : la conoscenza non ha alcun potere se non è condivisa!!!
Mi piace molto pensare che ognuno di noi possa partecipare ,in un modo o nell'altro, a questo grande mondo di connessioni, e che ,proprio qui ,tutti abbiamo la medesima importanza, proprio come ogni nodo all'interno di una grande rete.
I vantaggi di internet sono enormi e indescrivibili, perchè ci permette di ampliare, di aprire il nostro mondo, di viaggiare...di "stare all' aperto".....sta a noi capire come sfruttare al meglio le potenzialità della rete, prendendoci cura delle nostre connessioni.

lunedì 23 marzo 2009

LA MIA OPINIONE SU DELICIOUS

E' inutile dire che inizialmente non avevo la più pallida idea di che cosa fosse delicious; ero rimasta ancora ancorata al metodo di salvare i siti più visitati da me su preferiti.
Utilizzare Delicious, però, è molto più conveniente, sia per te che per gli altri, dal momento che permette di ampliare i nostri orizzonti, le nostre vedute, ( che poi è il principale scopo di internet e della tecnologia in generale ); permette, infatti, di curiosare tra i siti preferiti delle altre persone e, perchè no , di trovarne qualchuno anche parecchio interessante, di cui non eravamo a conoscenza.
Per cui io vi invito a curiosare tra i miei bookmarks (
http://delicious.com/Giulietta90), così come io farò tra i vostri.
A presto

mercoledì 18 marzo 2009

Papa in Africa: aids, no ai preservativi

Questa mattina sono rimasta scandalizzata da un articolo pubblicato sul giornale Leggo:" il Papa è arrivato in Camerun e ha affrontato una delle più grandi tragedie del continente africano: l'Aids....Ratzinger ha chiesto cure gratuite per gli ammalati e ha attaccato duramente l'uso dei profilattici, chiedendo astinenza e castità alle persone già malate."
Non so voi come la pensate, ma secondo me questo discorso di Ratzinger è completamente sbagliato, ma soprattutto improponibile!!!!
1) E' sbagiato imporre la castità a degli esseri umani, dal momento che avere dei rapporti è una cosa del tutto naturale e "anche per cui siamo stati creati". So che è brutto dirlo, ma del resto lo affermava lo stesso Shopenhauer:" l'amore è mosso dall' esistenza, che ci fa desiderare di accoppiarci, con lo scopo però di procreare...non c'è amore se non accompagnato dallo scopo di procreare".
2)Dal momento che impedire rapporti è impossibile, senza l'uso del profilattico sempre più persone verranno contagiate.
3) Ratzinger ha chiesto delle cure gratuite per i malati; peccato che non ci sia ancora una cura vera e propria per questa tremenda malattia ,nel senso che non si può guarire, si rimane sempre contagiosi, anche se al momento è possibile allungare di tanto la vita di queste persone e consentire loro un' esistenza quasi normale.
4) E' da tantissimo tempo che la sanità, per qualsiasi tipo di malattia, si batte per la prevenzione, svolgendo varie campagne e Ratzinger, con questo suo discorso,rischia di vanificare tutto.

Inoltre è da sempre risaputo che è meglio prevenire che curare.

domenica 15 marzo 2009

Come ci fanno apparire la medicina.

Al giorno d'oggi si sa che la televisione è il principale mezzo di comunicazione e che , quindi, ha il potere di "manipolare", volente o nolente, le nostre menti; questo è quanto accade un po' a tutti noi, anche se non ce ne rendiamo conto. Vi faccio subito un esempio:
A che cosa affiancate la parola medico?
a) Doc. Derek Shepherd ( per chi non lo sapesse si tratta del telefilm Grey's anatomy )
b)Doc House
c)Il vostro medico di famiglia ( magari anzianotto, un po' grassoccio e trasandato )
Sono quasi sicura al 100% che la maggior parte di voi opterà per una delle due prime opzioni ( almeno questo è quello che succede a me ).
Ma non è solo la figura, il personaggio del medico ad essere traviata dalla televisione, ma anche quello che è il suo lavoro, la sua vita di tutti i giorni.
Guardando le serie Tv più famose ( ER, grey's anatomy, Doc House ecc) sembra che la vita di un medico sia tutto un correre tra le corsie di un ospedale, chi con una gamba mozzata in mano, chi con due pazienti infilzati da uno stesso ferro di un treno, chi estrae una bomba innescata dal torace di uno...ecc...Non sanno davvero più cosa inventarsi!
Per non parlare poi delle love stories che si generano all' interno dell' ambiente ospedaliero e che finiscono, talvolta, anche per diventare più importanti della vita di un paziente:
Persone che si rifugiano nell' ascensore, nelle stanzette del cambio di turno, nei ripostigli ecc per ritrovare un po' di initmità ( per non essere volgare ).
Sicuramente la vita di un medico è molto lontana da quella che ci viene presentata, o per lo meno molto meno romanzata e accidentata....anche il camice bianco al giorno d' oggi sembra ritrovare il suo fascino soltanto nelle serie televisive!
L'unico elemento in comune fra la finzione e la realtà è che il compito del medico rimane quello di
tentare di salvare delle vite umane.


Non è che abbiamo perso la fede : l'abbiamo semplicemente trasferita da Dio alla professione medica ( Bernard Shaw )




giovedì 12 marzo 2009

Un caloroso Benvenuto!

Ciao a tutti,
finalmente anche io pubblico il mio primo post!!!
Spero che questo blog possa essere un modo per conoscerci meglio,
per divertirvi e , perchè no, spero vi possa essere anche utile.
Parlerò di attualità, di università...di tutto quello che mi passa per la testa e, ovviamente, mi farebbe piacere anche confrontare la mia opinine con la vostra...quindi sono ben accetti i commenti....
Al prossimo post...
Ciao a tutti